LE  “AMICIZIE  EROTICHE”  

SECONDO  P. ROTH,  J.M. COETZEE  E  M. KUNDERA

 

Egidio Marchese

 

emarchese@primus.ca

 

 

The dying animal / L'animale morente (2001) di Philip Roth è un romanzo a seguito della grande rivoluzione sessuale degli anni sessanta. Ha la stessa tematica delle amicizie erotiche de L'insostenibile leggerezza dell'essere (1984) di Milan Kundera. La citazione nel frontespizio è una che si potrebbe applicare anche a La vie sexuelle de Catherine M. (2001) della Millet: "The body contains the life story just as much as the brain" / Il corpo contiene la storia della vita, tanto quanto il cervello (Edna O'Brien).

 

Il tema del sesso nel romanzo di Roth ha una centralità che non c'è nel romanzo Disgrace / Vergogna (1999) di J. M. Coetzee; tuttavia ci sono notevoli somiglianze: entrambi i protagonisti sono professori di età avanzata (52 e 62 anni), entrambi divorziati (perfino dello stesso nome David), che gestiscono la propria libidine liberamente con prostitute o donne occasionali, amicizie erotiche o entrambi seducendo a suon di musica classica le loro stesse giovani studentesse. Tanto in Roth che in Coetzee e pure in Kundera, c'è alla fine un comune senso pietoso della morte degli animali, come nel titolo The dying animal. (titolo tratto dai versi di Yeats "Consume my heart away; sick with desire / that fastened to a dying animal / It knows not what it is." - Si consumi il mio cuore malato di desiderio, di un animale moribondo e ignaro.)

 

Questo romanzo di Roth, a differenza del romanzo di Kundera e del superiore romanzo di Coetzee, è per vari aspetti inferiore alle aspettative. Viene esaltata la rivoluzione sessuale degli anni sessanta, quando la gente si toglie le mutande e va in giro ridendo. Dopo una digressione storica dell'oppressivo puritanesimo, troviamo il protagonista che lascia la moglie e il figlio di otto anni, per vivere meglio la sua libertà erotica. Ma alla fine resta sempre insoddisfatto. Da una parte litiga col figlio che lo accusa di essere immorale, e difende la sua libertà sessuale. D'altra parte ha una relazione con una studentessa molto giovane, di fronte alla quale egli si prostra fino all'aborrimento. Dalla libertà sessuale finisce nella servitù sessuale. Il personaggio diventa incongruente, non è più credibile, la stessa morte che incombe non suscita alcuna umana condoglianza. Il personaggio non riesce a maturare, rimane infantile, chiuso nel proprio grande egoismo narcisista. La sua celebrata libertà erotica esclude ogni limitazione, come sono visti i legami dell'amore e della famiglia.

 

Una farsa tragicomica essenzialmente falsa appare quando George, l'amico del protagonista, sul punto di morire, paralizzato in tutta una metà del corpo, cerca di spogliare la moglie con la mano ancora sana. La forza erotica dell'uomo può essere tremenda, come si vede in Eyes wide shut di Stanley Kubrick; ma in questo romanzo di Roth non appare quella forza tremenda del sesso, né quando si gode, né quando non si gode. Non si riesce a prendere la cosa sul serio.

 

In conclusione, questo romanzo, nonostante i suoi limiti, ha pur sempre un certo fascino, per la grande maestria dello scrittore. Il quale per esempio, con bella arguzia, fa dire alla moglie di George, quando questi moribondo cercava di spogliarla: "I wonder who it is he thought I was" - Chi sa chi pensava ch'io fossi.

 

D'altra parte c'è un altro notevole parallelismo tra Philip Roth e John M. Coetzee, sempre sul tema del sesso. In L'animale morente di Roth, come abbiamo visto, c'è quel personaggio, George, semi-paralizzato, moribondo, che attira la moglie e la bacia avidamente con la metà della bocca non paralizzata e cerca di spogliarla con la mano ancora sana. In Elizabeth Costello (5, IX) di Coetzee c'è qualcosa del genere: un vecchio, operato di cancro e moribondo, che, non potendo parlare (rantola attraverso un foro alla gola), comunica con Elizabeth Costello scrivendo: "Mi piacerebbe vederti nuda..." e lei si denuda e lo compiace. In questo stesso romanzo (lezioni o saggi romanzati, dove protagonista è una scrittrice che fa delle conferenze su vari soggetti) c'è anche un capitolo intitolato Eros, dove spregiudicatamente si mette la Madonna e lo Spirito Santo insieme ai miti greci dell'amore tra umani e dei: Psyche, Anchise, Afrodite, ecc.

 

Possiamo pensare al tema dell'eros in relazione all'ethos nell'arte. Roth separa l'eros dall'ethos (basta con il sentimentalismo delle donne mamme...) e risulta impoverito, arido e monotono quasi quanto C. Millet in La vie sexuelle de Catherine M. tutta-solo-sesso. Entrambi sono addirittura convenzionali oggigiorno, con il sesso che ci viene bombardato in ogni media. In Coetzee, invece, ci sono molte dimensioni di ordine intellettuale. Il suo episodio del moribondo erotico si inserisce nel contesto di una discussione tra un cristianesimo intransigente trascendente e la cultura ellenica di armonia e bellezza umanista. 

 

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Ne L'insostenibile leggerezza dell'essere di Milan Kundera, l'amicizia erotica con il maggior numero possibile di donne è la formula ideale del womanizer Tomas, che insieme desidera e teme le donne, quelle che arrivano con la valigia per stare, che offrono la loro vita e dopo aver fatto l'amore a letto ci vogliono rimanere, dormire accanto a lui tenendogli la mano: una cosa per lui insopportabile.  Sabina è la sua migliore amica erotica, che la pensa come lui: meglio fare l'amore e rimanere liberi, indipendenti e senza impegni. Secondo la superficiale morale corrente o le ingenue idee comuni (kitsch), Tomas sarebbe considerato un mostro; mentre Sabina pensa che invece è lo stesso kitsch il mostro. Da questo inizio provocatorio prende le mosse l'autore, che osserva le cose da una prospettiva filosofica, ponendo tutto spregiudicatamente in discussione.

 

Se fosse vera l'idea del perenne ritorno delle cose - secondo il  folle mito di Nietzsche - allora Robespierre tornerebbe sempre a mozzare teste e Cristo ad essere inchiodato in croce, e la vita sarebbe per tutti un grave fardello pieno di doveri e responsabilità. Se invece tutto finirà irreversibilmente, allora si può anche vedere con distacco una morale perversa e anche condonare le stesse amicizie erotiche di Tomas, e la vita sarebbe più facile e leggera, senza responsabilità e conseguenze. Ma questa vita astratta da ogni impegno reale, non sarebbe in fondo un'ombra di vita, una "insopportabile leggerezza dell'essere"?

 

Arriva Tereza con una pesantissima valigia e una espressione infantile, e Tomas ne è conquistato: come si può temere una donna tenera e indifesa come un bimbo? Gli piace anche dormire accanto a lei, insomma cede non solo al piacere, ma anche all'amore... pur mantenendo le sue amicizie erotiche. D'altra parte Sabina ha un altro amante, Franz, bello e aitante, ma contrario al suo mondo, un sognatore che crede nel kitsch che lei disprezza. Quando il povero Franz per amor di lei confessa alla propria moglie la loro relazione, Sabina fa l'amore con lui appassionatamente per l'ultima volta... e poi lo lascia!

 

L'insostenibile Leggerezza dell'essere di Milan Kundera è un'opera parzialmente di filosofia, di storia (la rivolta repressa della Cecoslovacchia nel 1968 contro il regime comunista) e di letteratura. "I personaggi nel mio romanzo - precisa l'autore - sono le mie stesse possibilità non realizzate". Di questi personaggi l'autore è innamorato e atterrito. Ciascuno di loro supera dei limiti, aldilà dei quali ci sono segreti sui quali egli indaga. La coppia Tomas e Tereza, nonostante tutto, vive un vero completo rapporto di amore, un rapporto di dare e ricevere, che è il più bello dei rapporti umani.

 

In conclusione, riguardo al tema dell'eros, ricordiamo le scoperte rivoluzionarie che risalgono a Freud, analizzate e diffuse da Herbert Marcuse in Eros e civiltà al tempo della grande e importante rivoluzione sessuale degli anni Sessanta.

 

 

Bibliografia

 

PHILIP ROTH, The dying animalPublished by Houghton Mifflin Company, 2001 / Ed. It L'animale morente, Einaudi, 2003

JOHN M. COETZEE,

- Disgrace (1999), Vintage, Random House, London, 2000  / Vergogna, Einaudi, 2003

- Elizabeth Costello (2003), Published by Vintage Books, 2004 / Einaudi, 2004

MILAN KUNDERA, L'insostenibile leggerezza dell'essere, Adelphi, 1989 

CATHERINE MILLET, La vie sexuelle de Catherine M., Editions du Seuil, 2001.

SIGMUND FREUD, "On Metapsycology. The Theory of Psychoanalysis, 11.mo Volume della Pelican Freud Library (dove si tratta particolarmente del drammatico conflitto tra il "principio del piacere" libero, travolgente e distruttivo col "principio della realtà" razionale e repressivo) 

HERBERT MARCUSE, Eros e civiltà, Einaudi, 1964 (trattato in due parti: la prima "Sotto il dominio del principio della realtà" tratta dell' "individuo represso", della "civiltà repressiva", ecc.; la seconda parte "Al di là del principio della realtà" tratta di "Fantasia e utopia", "Orfeo e Narciso,  "Dimensione estetica", "Trasformazione della sessualità in Eros", "Eros e Thanatos" ecc.)

SERGIO GIVONE, Eros / ethos, Biblioteca Einaudi, 2000 ("Sia il mondo classico che il cristianesimo hanno pensato l'etica in opposizione a eros e comunque attraverso il concetto del dominio delle passioni, di cui quella erotica è apparsa fra le più minacciose. Viceversa l'erotismo si è costantemente configurato come esperienza di libertà da quei vincoli morali e sociali che sono costitutivi dell'ethos. Questo libro intende portare alla luce un nodo concettuale [,,,] suggerendo una chiave interpretativa per fenomeni - a cominciar dalla violenza - la cui radice è proprio nella contrapposizione di eros ed ethos." ecc. - Nota dell'editore.). Givone (1944) è professore ordinario di Estetica all'Università di Firenze.

 

 

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