Di cosa
sanno le mani
di mia madre
di Carmine Starnino
Proprio adesso ovviamente è di aglio. Ne sta tritando
un po' per la pasta con alici di stasera,
il piatto
preferito di mio padre. La salsa ne richiede tre spicchi
e tre filetti di acciuga, schiacciati
con una forchetta,
il tutto messo insieme a soffriggere nell'olio per circa
due minuti. Ma dopo cena - dopo aver sfregato
il tegame sporco e ripulito i piatti
unti,
dopo aver sciacquato le macchie di vino
dai bicchieri
e asciugato le macchioline di grasso sulla
superficie del forno -
prendi le sue mani, arrossate dalle scottature
dell'acqua bollente, portatele al viso, respira profondamente,
e da qualche parte, tra le nocche rossastre
delle dita,
c' è il fresco imprigionato in una
pila di lenzuola
appena asciugate
c' è il profumo della propria anima nel posto disseccato dove sta.
(Titolo dell'originale inglese: What My Mother`s Hands Smell Like, traduzione
di Elettra Bedon)
Carmine Starnino
è un poeta di